Il mondo delle pareti mobili per gli ambienti ufficio è da sempre un settore in cui siamo pionieri e
innovatori. Il progetto ufficio ha subito fortissimi cambiamenti con il costante sviluppo del terziario e
l'universo delle pareti mobili, introdotto con le filosofie progettuali del Burolandshaft e dello space
planning, ha un utilizzo sempre più diffuso, diversificato e particolare.
Il paesaggio ufficio contemporaneo è imprescindibile dalle pareti mobili: la continua riprogettazione e
innovazione degli ambienti di lavoro oltre che il continuo cambio di sedi in uno senario globalizzato fa si che
la postazione di lavorO sia necessariamente mobile e riprogettabile in tempi brevi.
Le pareti mobili oggi più che mai sono necessarie per la realizzazione di spazi dalla corretta progettazione
acustica. Lo schema progettuale degli ambienti di lavoro è sempre più improntato sulla condivisione
tuttavia al concetto di open space si sta aggiungendo quello di privacy acustica che fa si che anche in
ambienti di elevata partecipazione collettiva degli spazi si ricavino isole acustiche: le pareti mobili hanno in
questo scenario di Workplace 3.0 una portata fondamentale: strutturale nel concetto e mobile nella
praticità progettuale.
Nel corso della nostra storia siamo stati affiancati da progettisti di altissimo livello, il rapporto con 5+1AA
nato con la riqualificazione del Forum di Assago e dei Frigoriferi Milanesi, sino alla realizzazione della Torre
Orizzontale per la Fiera di Milano ha portato a innovative soluzioni progettuali del paesaggio ufficio.
Di Alfonso Femia, Gianluca Peluffo, Simonetta Cenci, 5+1AA, un'ottima citazione sulle pareti mobili:
Pensare una parete divisoria può apparire una cosa di poco interesse e non strettamente necessaria. Ma
l'interesse invece risiede nell'azione di creazione dello spazio, della sua frammentazione, del suo
comprimersi e dilatarsi, del suo rarefarsi e rendersi materica.
Possiamo credere che occorre solo affidarci alla semplice tecnologia e al suo relativo assemblaggio. Poi
nella realtà di chi lavora in ambienti di ricerca o di sviluppo, in ambienti produttivi o direzionali, in ambienti
legati alla cultura e all'arte, in ambienti di nuova realizzazione o in spazi esistenti contemporanei o storici,
può soffermarsi un momento e convenire quanto quel 'perimetro', quella modalità di separare e unire, di
trovare privacy o condividere discussioni, sia un tema sensibile e delicato, capace di dare forma agli spazi, di
enfatizzarne le qualità di creare condizioni di lavoro o di incontro significative per la modalità di essere
presenti senza prevaricare o contrastare la qualità dello spazio che la ospita. [...]